Utilizzo della propolis
In virtù delle sue spiccate proprietà terapeutiche la propolis si utilizza in svariati casi e sotto diverse forme.
Soluzione di propolis per
- infezioni ed infiammazioni del cavo orale, stomatiti, laringiti ... (sotto forma di soluzione di propolis spray)
- infiammazione di gengive e palato (da utilizzare con pennellature)
- mal di denti (applicando qualche goccia nel dente la soluzione di propolis in gocce)
- malattie da raffreddamento come raffreddore, tosse, mal di gola (assumere 10 gocce di propolis con miele per tre volte al giorno)
Pomata alla propolis
Sotto forma di pomata la propolis è consigliata per curare
- ferite
- eczemi
- pruriti
- ascessi
- paterecci
- scottature
- punture di insetti
- piaghe
- ulcere esterne
- micosi
- screpolature
applicandone una modesta quantità ogni qual volta se ne senta la necessità.
Cialde di propolis
Nella forma di ciallde la propolis è indicata per alleviare i sintomi di
- coliti
- gastriti
- ulcere
- vaginiti
- prostatiti
- candida
Perché le cialde alla propolis abbiano la massima efficacia si consiglia di assumerne almeno tre al giorno, mezz'ora prima dei pasti.
Propoline
Le propoline sono delle tavolette di propolis pura e sono indicate in caso di
- mal di gola
- laringiti
- faringiti
- tracheiti
Si possono assumere fino a sei tavolette al giorno.
Come si presenta la propolis
L'aspetto della propolis varia a seconda del luogo di raccolta, si presenta di colore giallo-verde se è prodotto in zone dove prevalgono i pini; è di colore rossastro se raccolta nei pioppeti, mentre se invece è prodotta in zone con prevalenze di betulle il suo colore può avvicinarsi al nero. Lo stesso discorso vale per il profumo della propolis che, sempre molto aromatico, varia in base alle sostanze resinose che contiene.. il sapore da acre-amaro può arrivare fino al dolce. La consistenza della propolis dipende, invece, dalla temperatura ambientale, la propolis si presenta dura e friabile se la temperatura è bassa per diventare sempre più morbida e malleabile man mano che la temperatura sale intorno ai 30°C. A temperatura superiore ai 30°C la propolis diventa viscosa ed appiccicosa fino a fondere intorno ai 60-70°C.
Il processo di formazione della propolis
La propolis viene raccolta dalle api in primavera e alla fine dell'estate sulle gemme e sulla corteccia di alberi quali abeti, querce, pioppi, pini, larici ... .
Il termine propolis deriva dal greco "pro" a difesa e "polis" città, infatti possiamo dire che il primo utilizzo che le api fanno della propolis è quello di protezione dell'alveare.
La resina raccolta per mezzo di secrezioni ghiandolari dell'ape, viene elaborata e rigurgitata sotto forma di una pasta consistente e diventa propolis. La propolis viene a questo punto utilizzata per chiudere le fessure dell'arnia, per fissare i reatini, per rivestire le cellette in cui le api depongono le uova e per assicurare l'igiene dell'ambiente dell'alveare impedendo ogni processo di putrefazione al suo interno.
Un po' di storia ...
La propolis non protegge solo gli alveari,ma è una sostanza terapeutica conosciuta come tale sin dall'antichità. Si ritiene che il suo utilizzo risalga a circa 6000 anni fa; gli egizi la usavano nel processo di mummificazione, ma anche in campo medico per trattare le infezioni della pelle, dell'apparato respiratorio o come disinfettante e cicatrizzante.
L'utilizzo della propolis è testimoniato anche presso greci, romani, incas ed arabi. Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia afferma che la propolis è utilizzata con successo per lenirei dolori articolari e ridurre il gonfiore.
In tempi recenti gli studioso hanno confermato le proprietà terapeutiche della propolis.